lunedì 28 maggio 2012

Ieri sera ho fatto un incontro strano, strano ma speciale.
Mi sono trovata sotto una pioggia improvvisa a Carpathia Square, (non era improvvisa a dire il vero, semplicemente avevo dimenticato l'ombrello) riparandomi sotto il porticato, zuppa di acqua e con il morale umido fino al midollo ho incontrado due uomini. Sostanzialmente diversi uno dall'altro, ma terribilmente interessanti.  Il primo, il meccanico, mi ha intrigato per il suo desiderio di sperimentare l'utilizzo delle armi. In realtà non ho capito se stesse recitando una parte o fosse sincero in ciò che diceva. Sembrava curioso di avere informazioni circa la Flotta, probabilmente desiderava poter lavorare per loro e non lo nascondeva affatto.
Il secondo, Judas (ricordo il nome perchè in questo momento sto stringendo il suo biglietto da visita tra le dita) è riuscito ad inchiodarmi alla poltroncina della caffetteria rivolgendomi delle semplici domande. Forse non erano poi così semplici...Il suo portamento, i suoi gesti..e quegli occhi. Occhi morti e accesi allo stesso tempo. Un uomo elegante nel vestire e nei modi me che pare indossare con naturalezza uno spietato cinismo. Abbiamo molti punti in comune, ci assomigliamo e ci completiamo mentalmente da quello che ho potuto conoscere di lui, cioè solo la dura scorza che mi ha permesso di ammirare da lontano. Mi incute un certo timore, e si sa, amo tutto ciò che mi fa paura...

mercoledì 23 maggio 2012

Maestrale

Ho sempre cercato di lasciarmi guidare dall'ispirazione, dall'istinto, dalla voglia di conoscere ed imparare. Non sono in grado di limitare la mia vita ad un semplice ordine preciso di scadenze: Alzarsi, lavorare, mangiare, dormire...sono alla spasmodica ricerca di stimoli, di sfide, di qualcosa che forse non so nemmeno io...

Mi sono attenuta strenuamente ad un codice morale che mi ha permesso di rimanere leale ai miei valori e alle persone che amo.

Ora, tutta questa impalcatura , sulla quale stavo costruendo il mio futuro è miseramente crollata.
Dovrò lasciare la Nave ed il suo equipaggio, dovrò allontanarmi da Vergil, dagli amici e le amiche che mi sono stati vicino in questo periodo.
Sto ricordando le nottate passate cercando di far arrivare presto la mattina, assieme a Ritter, Deliorra, Electra... Nottate di delirio e comprensione, di intima comunione e adrenalina.
Ho dovuto barattare tutto questo per una tisana sapida.
Il mio cuore è morto...ha cessato di battere, la mente è paralizzata...solo il corpo si ostina ad andare avanti, senza nessuno che lo governi, che gli dica di non farsi male.

E la mia mente corre sempre a lui...ovviamente...anche se non riesco più a pronunciare il suo nome, la mia bocca si rifiuta, uscirebbero solo grida strazianti.

Oggi dovrebbe essere il primo giorno della mia nuova vita, a me pare solo la commemorazione del mio funerale.

martedì 15 maggio 2012

Rooster



Questa mattina mi sono svegliata di colpo. Dormivo e improvvisamente mi sono trovata seduta sul letto. Completamente lucida e reattiva. Gli occhi che vagavano attorno. La mia stanza alla Shouye per ora è molto impersonale, purtroppo ho pezzi di me dislocati in vari luoghi, quindi il puzzle che compone la mia personalità, i miei gusti, le mie emozioni è sparso un po ovunque. Qui vedo il cassettone di legno intarsiato, la toilette dove il mio viso attento si rispecchia, i cosmetici, le creme ed i profumi sono ben  allineati da un lato,(ci sono anche alcuni campioni dei prodotti di miss Winter ) . Un armadio immenso che contiene gli abiti e le scarpe.La finestra  chiusa da una tenda di velluto spessa che non lascia filtrare la luce. E poi questo letto. Comodo e accogliente come una tana nella quale rifugiarsi. In questo letto ho sempre dormito sola. Ho condiviso il letto di Jose, quello di Haine, ma questo è solo mio, il mio luogo segreto.

L'occhio cade sul cavallino appoggiato sulla toilette. Me lo ha regalato Rooster. Ed io lo conservo come se fosse una collana di diamanti regalata da un facoltoso cliente. Un dono prezioso più che altro perchè mi solletica la mente, stuzzica la parte più ribelle di me. 
E' un dono pericoloso.

Il cavallo di Rooster, la scimmia di Neville e la bestia a sette teste di Josephine, la Shouye di lunghi tentacoli.

Ed io qui seduta sul letto, tenuta sotto scacco da questi animali, ognuno col suo fascino, ognuno con le sue attrattive.

Questo è il momento di decidere. 

domenica 6 maggio 2012

Vergil


Ieri sera sono salita sulla Monkey di corsa, facendo gli scalini che mi conducevano all'alloggio a due a due, con la testa bassa e la mente piena di pensieri. pensieri buoni. mi sono buttata sul letto e poco dopo mi sono addormentata, serenamente, sapevo che mi trovavo nel posto giusto, protetta.
Forse, dopo tanto tempo sono riuscita a raggiungere un compromesso con la parte più instabile di me.
Dopo tanto tempo ho provato piacere nel lavoro che stavo facendo, mi sono sentita soddisfatta della mia posizione e di quello che sono.
Sarà perchè ti ho visto ridere?
Ti guardo ogni tanto, prima mi sembravi un bel quadro che non si poteva toccare. Ma ora so che posso raggiungerti quando voglio. So che ci sei.
Non ho bisogno di legami ne di promesse, quello che mi dai mi rende felice. Siamo profondamente diversi, ma in sostanza siamo obbligati ad accontentarci delle medesime cose.
E quello cose mi piacciono..tanto...


Electra

Ieri sera sono uscita in missione con Electra.
La ritenevo già una ragazza interessante, ma conoscendola meglio mi sono resa conto di quanta fragilità ci sia dietro la maschera tagliente che indossa ogni giorno.
Pur essendo una ragazza dalla scorza dura,  mi è sembrata molto sensibile, in fondo è molto divertente lavorare con lei, credo che formeremo una bella coppia di scoppiate.
Mi sono resa conto di quanto mi manchi la compagnia femminile da quando sono imbarcata sulla Monkey, certo, c'è Deliorra che mi delizia con la sua arguzia adamantina, ma purtroppo è molto impegnata al Ranch, quindi incontrare Electra è stata una piacevole scoperta.



venerdì 4 maggio 2012

Jose




 Sono così presa dai miei deliri che ti ho lasciato affrontare una situazione pericolosissima da sola. Lo so, non avrei potuto farci nulla ugualmente, ma la cosa mi ha fatto davvero male.
Ci ho pensato, dopo averti vista l'altra sera, tremante e infreddolita, così fragile, mentre ero seduta al tuo capezzale.
non mi hai detto nulla, ho dovuto scoprire da sola ciò che ti è accaduto, sulle prime mi sono arrabbiata con te, per non avermi reso partecipe, ma poi mi sono dovuta ricredere, la colpa è solo mia. Ti ho escluso dalla mia vita, dai miei pensieri. Ma non l'ho fatto perchè non ti voglio bene, avevo solo paura di farti vedere che razza di persona sono diventata.
Credevo di essere diventata pazza. Invece la pazzia era causata dal fatto che mi sono isolata dalle persone che amavo, ho tentato di fuggire, anche da te. 
Ma il tuo viso sofferente ieri mi ha spiegato tante cose, i tuoi occhi così limpidi, brucianti di febbre e di amore, mi hanno aperto la mente, permettendomi di specchiarmi direttamente nei tuoi pensieri, ho visto delle cose bruttissime, mi sono vista bruttissima, orribile!
Non posso permettermi di lasciati più.


Forse l'ho desiderato, ma non riesco, non dopo aver letto il tuo cuore.