martedì 28 agosto 2012


Dietro il volto nobile
Divin Marchese
si cela un angelo biondo
che ghiaccia i cuori

sprezzante la bellezza
dal di fuori
nasconde la scaltrezza
dei suoi amori
la voglia di violare un altro corpo
la sadica promessa di un amplesso
godimento o crudeltà... sono parole
che tradotte nel tuo gergo significano... amore

con baci o con la frusta
coi fatti e le parole
del godimento puro
vuoi essere il padrone

signore e servo sei dell’altrui piacere
niente può fermarti senza cadere
nell’intrigo
delle promesse dei tuoi lazzi

nel plagio dei sensi
vorrei fluttuare
schiava dei tuoi umori vorrei annegare

cambia la maschera diavolo biondo
se sei capace
lascia gli artigli ad un altro rapace

scegli di essere raffinato e fiero
lascia il marchesato
e diventa guerriero.


lunedì 27 agosto 2012



Corri, il sangue che pompa veloce, corri ancora più forte, non fermarti, forse riuscirai a seminarli.
A lasciarti alle spalle ogni tipo di apparenza,  a riguadagnare il controllo della tua vita. Quando corri sei solo te stessa, gareggi contro i tuoi limiti, li superi, gli fai mangiare la polvere. Braccia che si muovono in modo costante, per mantenere il ritmo, muscoli sciolti ma tesi nell'attività. 

Sei uno spettro che si sposta veloce tra la gente, un ombra inafferrabile. Ma sei pur sempre una donna, 
fragile eppure temuta. Troppo.

Se non puoi spogliarti delle idee preconcette che gli altri ti hanno incollato addosso, adotta un'altra strategia: ammantatene come se si trattasse di un mantello prezioso, come di una stola tempestata di diamanti. 

Brilla per ciò che sei, lotta per ciò che vuoi, sii felice di ciò che fai. 


sabato 25 agosto 2012



Sei tornato come te ne sei andato, in silenzio. Una folata di vento artico sulla nuca e sei di nuovo di fronte a me. Non importa che il tuo volto sia solcato da una cicatrice, non importa che i tuoi occhi incutano terrore e obbedienza. Io ho visto solo l'impudenza sul tuo viso, un sorriso sornione che mi ha allagato il cuore. La mia memoria è stata inondata dal tuo sorriso, dalla tua dolce ironia. Doni preziosi che mi hai regalato concedendomi una fiducia che non avrei mai pensato di meritare.
Avevo appena iniziato a respirare di nuovo, credevo di potercela fare senza di te, ed ora l'equilibrio amaro sul quale poggiava la mia vita si è disciolto.
Ricordo ogni sfumatura dei tuoi occhi brinati, Ogni lettera insanguinata incisa sul tuo petto. Mi stai servendo su un vassoio d'argento il cibo necessario per prolungare la mia agonia.

Spero che tu non venga portato via di nuovo, anche se,  la caccia, porta spesso i lupi lontano.

Non ho il coraggio di sperare, posso solo chiudere gli occhi e pregare che domani il vento soffi alla mia porta.